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lago sacro
Si parte per Pushkar, importante meta di pellegrinaggio Indù.
La città è raggruppata intorno ad un lago sacro con 52 entrate e 400 templi. Le ceneri di Gandhi furono disperse qui.
Il tempio di Brama, unico in India si trova a Pushkar e per visitarlo abbiamo fatto la fila con i pellegrini che a piedi nudi camminavano su un tappeto molto sporco e umidiccio, per fortuna abbiamo potuto tenere le calze! Il tempio è molto bello ed i pellegrini cospargono fiori colorati a Brama.
Alla sera siamo stati sorpresi dal monsone, è stato divertente farci trasportare dalla minicar dell’Hotel  che con il tetto bucato andava a gran velocità tra le pozze d’acqua. Che lavata!

 
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Oggi è il giorno dell’elefante che ci porterà al palazzo di Amber, di color miele capolavoro dell’architettura rajput.
E’ stato bello salire la collina dondolando su questo enorme pachiderma tutto decorato e colorato.
E ora il city palace : la residenza del Maharaja e il museo delle armi. Sotto la pioggia visitiamo il palazzo del vento che con le sue 56 finestre si affaccia sulla strada principale di Japur che è veramente caotica ed incredibilmente indiana. La giornata è veramente piena, dopo un giro in centro tra botteghe di ogni genere, dai gioielli alle stoffe passando per le spezie e le scarpe di pelle di cammello ci troviamo in mezzo alla processione per Krisma: ora le macchine non possono circolare ma la banda si fa sentire, ecco gli elefanti, i cammelli decorati, l’uomo sui trampoli ed i camion adornati con fiori  e petali in onore di Krisna

 
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Oggi si parte per Japur: la città rosa, la mattina passa percorrendo l’autostrada dove troviamo diversi animali tra cui: cammelli, elefanti, mucche, cani e scimmie.
Dopo una piccola sosta al Fatehpur Sikri, la città fortificata dell’epoca dei Moghul siamo arrivati al SamodeHaveli Hotel che duecento anni fa era la residenza del primo ministro di Japur .
Al pomeriggio the caldo e bagno termale.
La cena in città in un ristorante locale dove siamo stati intrattenuti, da una bellissima ballerina, in danze indiane.

 
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Il Forte di Agra
Dopo la colazione, con la stessa guida di ieri,  siamo andati al Taj Mahal percorrendo una strada secondaria che ci ha  permesso una visione differente veramente  suggestiva. 
Dopo la splendida visione del Taj abbiamo visitato il Forte di Agra una imponente struttura realizzata in arenaria rossa. Anche se non sembra uno degli animali più comuni in India è lo scoiattolo, e nei luoghi più bui il pipistrello, infatti noi ne abbiamo incontrati tanti… Giunta l’ora del pranzo abbiamo fatto un esperienza veramente indiana: quella di mangiare a casa di una famiglia locale. La casa, molto accogliente, ha un soggiorno spazioso con tappeti e tende colorate.
Ci portano i nostri piatti (vassoi in alluminio) con un pasto completo di: riso, verdure speziate, dall (lenticchie), roti (pane) yogurt e dolce. Tutto da mangiare con le mani come  i veri indiani. Il cibo era talmente piccante che io non ho mai bevuto tanta acqua come oggi! Nel pomeriggio tuffo in piscina e poi cena in hotel.


 
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La mattina, dopo aver fatto colazione siamo partiti per Agra.
Siamo arrivati verso le quattro e l'hotel era stupendo!!!
L'ingresso aveva un lampadario enorme in un stanza alta circa 10 metri. 
In hotel c'erano numerosi servizi tra cui piscina e tennis da tavolo.
Al pomeriggio abbiamo visitato il famoso Taj Mahal una delle sette meraviglie del mondo.
Ad aspettarci c'era una guida italiana che ci ha spiegato che il Taj era diviso in due parti: quella rossa (le mura) e quella bianca (la parte centrale). quel monumento era fantastico c'erano quattro torri e cupole attorno alla gigantesca cupola centrale su cui volavano diverse aquile.

 
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Il volo per Delhi è durato circa sette ore dove ho guardato film, mangiato indiano e dormito. Arrivati a Delhi abbiamo conosciuto Pradep il nostro autista che ci ha portato in hotel. L'hotel era moderno e l' arredamento delle camere non era da meno.
Al pomeriggio siamo andati in centro. Per le strade c'era un gran caos in strada c'erano macchine, moto, bici, persone, e addirittura mucche e buffali. insomma: tra clacson e muggiti non si riusciva a riposarsi un attimo.


 
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l' aereo che ci ha portato a Delhi
Lunedi mattina abbiamo preso l'aereo all'aereoporto di Malpensa in perfetto orario (11.05).
Il volo fino a Monaco è durato solo 50 minuti e una volta li abbiamo avuto tutto il pomeriggio per rilassarci, dovendo ripartire solo alle 8.00. Siamo così usciti dall'areoporto, nella piazza di fronte, dove abbiamo pranzato al mcdonald e gironzolato un po' per negozi.
C'era inoltre una specie di piscina che permette di generare un'onda dove si poteva fare surf.


    Alessio Ferrari

    il racconto del mio viaggio in India

    Photo by Rossano Ferrari

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    Agosto 2012